TEATRO UTILE

 


Teatro Utile, un progetto ideato e coordinato da Tiziana Bergamaschi, nasce con l’intento di incoraggiare la creazione di un gruppo misto di artisti capace di diffondere un teatro multiculturale. L’idea fondante è che esperienze artistiche provenienti da diverse culture possano convergere e favorire un teatro socialmente utile e attento agli sviluppi che il nostro territorio sta vivendo.
L’Accademia dei Filodrammatici si è fatta carico di questo progetto e ha attivato una collaborazione per i primi tre anni con Mascherenere e Sunugal.
Ad oggi si tratta dell’unico spazio di ricerca aperto ad artisti immigrati inserito nelle attività didattiche di una scuola d’arte teatrale.

Primo anno – 2012/2013 – “Incontri”
Il primo anno ha avuto il compito di formare un gruppo di artisti, selezionati tramite un bando di concorso, in grado di condividere le proprie conoscenze in ambito teatrale in un confronto tra culture. Per questo motivo il gruppo, guidato da Tiziana Bergamaschi e Olivier Elouti, era formato da artisti stranieri, G2 (seconde generazioni) e artisti italiani.

Questo laboratorio si è concluso il 21 aprile 2013 con un’esercitazione aperta al pubblico dal titolo Il viaggio che si è tenuta nella Sala delle Colonne della Fabbrica del Vapore, poi replicata in occasione di OCA e all’IT Festival.

Secondo anno – 2013/2014 – “Sotto un cielo straniero”
Il secondo anno ha avuto il compito di formare nuovi drammaturghi.
Gli autori, selezionati attraverso un bando di concorso pubblicato nel mese di settembre 2013, erano di sette nazionalità diverse.
Il docente del seminario era l’autore e pedagogo teatrale Renato Gabrielli. Da questa esperienza di scrittura è nato lo spettacolo teatrale Sotto un cielo straniero, andato in scena alla Fabbrica del Vapore il 23 giugno 2014 e il 6-7-8 maggio 2016 presso Zona K a Milano.

Terzo anno – 2014/2015 – “Esilio”
Il terzo anno il progetto si è articolato in tre laboratori di drammaturgia condotti da tre drammaturghi: Mohamed Kacimi (Algeria), Kossi Efoui (Togo), Renato Gabrielli (Italia). Il tema su cui riflettere insieme era la parola Esilio.

Quarto anno – 2015/2016 – “Migrazioni”
Nel quarto anno di questo progetto si sono tenuti due laboratori di scrittura condotti rispettivamente da José Sanchis Sinisterra e da Renato Gabrielli, in cui si partiva da oggetti abbandonati nel mare o sulla spiaggia di Lampedusa per costruire una drammaturgia sull’assenza e sulla migrazione.

Quinto anno – 2016/2017 – “Empatia”
Il laboratorio prosegue e approfondisce l’indagine, avviata negli anni precedenti, su come il teatro possa esplorare, con piena autonomia di linguaggio, le contraddizioni e i conflitti causati nella nostra società dalle attuali migrazioni; con una particolare attenzione al tema dell’empatia, del “mettersi nei panni dell’altro”. Il laboratorio è condotto da Renato Gabrielli.

Sesto anno – 2017/2018 – “Migrazione e interculturalità: scrittura giornalistica, drammaturgica e autobiografica”
La 6° edizione di Teatro Utile concentra la propria attenzione sulla scrittura: giornalistica, drammaturgica, autobiografica condotti rispettivamente da Livia Grossi, Renato Gabrielli e Gabriella Grasso. I temi che uniscono queste differenti forme di scrittura sono, come negli anni precedenti, la migrazione e l’interculturalità.
A seguito dei laboratori si è svolto un ciclo di sei incontri, il cui programma è visibile a questo link.

Settimo anno – 2018/2019 – “I am – Je suis – Io sono. La restituzione dell’identità”
La 7° edizione di Teatro Utile si è strutturata in due laboratori, uno di teatro e uno di drammaturgia. Il lavoro di entrambi ha dato origine allo spettacolo IO ERO IO andato in scena al Teatro Franco Parenti di Milano il 26 giugno 2019 (giornata a sostegno delle persone sopravvissute a tortura).
In collaborazione con il servizio di Etnopsichiatria dell’Ospedale Niguarda, patrocinato dall’UNHCR, Alto commissariato delle Nazioni Unite per i rifugiati e dal Comune di Milano. Il progetto completo è disponibile a questo link. Un importante riconoscimento è stato dato dal Ministero delle Politiche sociali, che sul portale Cultura ha dedicato uno spazio al progetto “Teatro Utile (Arte e Sviluppo)”.

Ottavo anno – 2019/2020 – “Seconda a nessuno – riflessioni sulla seconda generazione”
L’ottava edizione di Teatro Utile si è strutturata in due laboratori, uno di scrittura autobiografica a cura di Gabriella Grasso e uno di drammaturgia condotto da Renato Gabrielli con la collaborazione di Tiziana Bergamaschi per entrambi. Il progetto prevedeva una serie di incontri e letture aperte al pubblico. Purtroppo causa pandemia si è potuta svolgere solo la prima lettura in programma “RADICI” che concludeva il laboratorio di scrittura autobiografica. Il laboratorio di drammaturgia, svoltosi in parte in presenza e in parte da remoto, si è concluso con una lettura a porte chiuse dei testi scritti dagli otto partecipanti. Il progetto è disponibile a questo link.

Nono anno – 2020/2021 – “Migrazioni al futuro”
Il laboratorio, condotto da Renato Gabrielli con la collaborazione di Tiziana Bergamaschi, ha preso spunto, come i precedenti, dai problemi dei nuovi italiani, dei migranti e di tutti coloro che vivono sulla propria pelle l’ingiustizia e l’indifferenza di un mondo che nega loro la dignità dovuta a tutti gli esseri umani. Si sono immaginate, facendo riferimento al genere fantascientifico, storie e situazioni ambientate in un ipotetico futuro distopico che potessero far luce sul presente. Il progetto completo è disponibile a questo link.

Decimo anno – 2021/2022 – “Il corpo del migrante”
Il laboratorio, condotto da Renato Gabrielli con la collaborazione di Tiziana Bergamaschi, ha promosso la ricerca di forme di scrittura teatrale che, facendo riferimento all’arte contemporanea, a studi di psicologia e analisi sociologiche, ha preso in esame le problematiche relative al corpo del migrante, stretto tra nostalgia retroflessa e malattia come mancanza. Il progetto completo è disponibile a questo link.